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Quando lo fece nel lontano 1974, Lyto’s aveva solo 9 anni, però già mostrava le potenzialità di cui era e sarebbe stata capace in futuro, infatti SKF le affidò l’incarico per la costruzione di un nuovo magazzino automatico con 7 corridoi ed una capacità di stoccaggio di 28000 unità di carico.
Il magazzino rappresentava un notevole salto in avanti per SKF, che confidava molto sull’impatto che questo avrebbe avuto negli anni futuri per la gestione della sua logistica.
Oggi dopo “soli” 43 anni possiamo confermare che la scelta di SKF fu corretta, visto che Lyto’s è stata incaricata di adeguare sismicamente il “vecchio “ magazzino esistente, vecchio solo di età ma ancora perfettamente funzionante, e di aggiungere un ottavo corridoio, che nel progetto iniziale era stato previsto, ma poi non più realizzato.
Più specificatamente il nuovo incarico è stato conferito, per adeguare il magazzino esistente, e tuttora funzionante, ai nuovi parametri sismici, radicalmente cambiati rispetto a quelli di legge di quegli anni, e per aggiungere l’ottavo corridoio, in quanto il magazzino attuale è saturo praticamente al 100%. La difficoltà principale, come si può immaginare, è stata quella impiantistica, la necessità era quella di adeguare i 7 corridoi esistenti, con l’aggiunta di opportuni elementi strutturali, senza però mai bloccare l’operatività del magazzino. L’aggiunta dell’ottavo corridoio, capace di aumentare lo stoccaggio del magazzino di 5000 unità di carico, distribuite su 25 livelli, è stato semplice dal punto di vista realizzativo, complesso invece da un punto di vista impiantistico, in quanto si è dovuto agire in spazi limitatissimi, che consentivano la sola larghezza delle strutture, con pochi centimetri di tolleranza.
